La cedolare secca sulle locazioni immobiliari entrata in vigore nel 2011 crea la facoltà ai proprietari di immobili di assoggettare i canoni percepiti per la locazione degli stessi ad un’imposta del 20% che sostituirà la tassazione ordinaria (Irpef/Addizionali/Imposta di Registro/Imposta di Bollo) la cui aliquota più bassa è del 23%, ma la facoltà per la scelta della tassazione più conveniente sarà a carico del contribuente.
Si potrà applicare la cedolare secca anche ai contratti di locazione non soggetti all’obbligo della registrazione; non sono interessati le locazioni immobiliari effettuate nell’esercizio di arti o professioni.
Rimane l’obbligo della presentazione dei redditi e la registrazione del contratto che assorbe anche la comunicazione alla Questura dell’inquilino.
La cedolare secca assorbirà dal 2011 l’imposta di registro per i contratti a canone concordato, mentre dal 2014 per i contratti diversi da quelli a canone concordato.
L’imposta verrà versata, come le altre imposte, in acconto e in saldo. L’importo dell’acconto è pari:
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